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Gridan l anime achive asta con asta
Percotendo, e il clamor levan di guerra.
Balza il poeta; e la canizie santa 135
Scote e la fronte ampia serena, in vista
94
Letteratura italiana Einaudi
Giosue Carducci - Juvenilia
Nume veracemente. Udite, o figli:
La gloria udite de la lega ellena,
Achille ftio sangue di Giove. E disse
Come d un grido (gli splendea dal capo 140
Di Pallade la luce) isbigottí
Le dardane caterve; impauriti
Ricalcitraro orribili i cavalli,
Ed annitrendo sbaragliati i cocchi
Rapivano a le mura: e qual con Csanto 145
Fiume di Giove ei contrastasse; e come
Dopo la biga, a le difese mura
Intorno, egli il divin corpo di Ettorre
Tre volte orribilmente istrascicasse
Entro l iliaca polve. Armi fremendo 150
E prenci e vulgo gridano il peàna:
Marte spiran gli sguardi: e tutti in cuore
Già calcavan nemici, e a le paterne
Are affiggean le belle armi votate.
Ma pio davan le argee vergini un pianto 155
Su la morte di Ettorre: e chi a la cara
Patria e a le spose e a pargoletti imbelli
E a templi santi il suo sangue fea sacro,
Gioia avea de la morte: onde nel giorno
De le battaglie infuïò tra Medi 160
La virtú greca, e il nome Atene e l ire
Commise del potente Eschilo al canto.
Febbraio-Aprile 1856.
95
Letteratura italiana Einaudi
Giosue Carducci - Juvenilia
LX.
dante
Forti sembianze di novella vita
Circondâr la tua cuna,
O re del canto che piú alto mira.
Gentil virago ardita,
Quale non vider mai le argive sponde 5
Né le latine, e d amor balda e d ira,
A te venía la bella
Toscana libertade; e il pargoletto
Già magnanimo petto
Ti confortava de la sua mammella. 10
Tutta accesa ne raggi di sua sfera,
Mite insieme ed austera,
Venne la fede; e per un popoloso
Di visioni e d ombre oscuro lito
La porta ti mostrò de l infinito. 15
Gemebondo e pensoso, e pur di rose
Ad altr aura fiorite il crin splendente,
Con te si stette amore
Lunga stagione; e sí soavi cose
Ti parlò con le labbra vereconde, 20
E sí dolce ti entrò le vie del core,
Che niuno al par di te sentío d amore.
Ma spesso ancor dal meditar solingo
O giovinetto schivo,
Te scuotevan clamor fiero e tumulto 25
E furor di fratelli
Duellanti ad uccidersi. Stridenti
Per le vicine mura
Civili fiamme udisti; e donne udisti
Ferire a grida il ciel, che l are e i letti 30
E i fuochi almi e le cune,
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Letteratura italiana Einaudi
Giosue Carducci - Juvenilia
E tutto ciò che bello
Fe a gli occhi loro il maritale ostello,
Tutto scorgeano in ampio ardore involto,
E ruinare in armi esso marito 35
Da gli amplessi erompendo, e i giovinetti
Armi gridar, sdegno anelando e stragi.
E tu vedesti un furïar di spade
Cercanti a morte i petti,
E nel guerrier che cade 40
Minacciar viva la bestemmia e l ira,
E in gran sangue confuse
Bionde teste e canute, e a libertade
Spettacolo di umane ostie esecrate
Dar le furie, e crollar la morte 45
Le immani torri e le ferrate porte.
Crebbe tra i feri obietti
L italo ardito spirto;
E, al lungo odio civil pregando fine,
D amor sí pure imagini e sí nove 50
Vide e ritrasse a l ombra
D un mirto giovinetto
Che le inchina adorando ogni intelletto
Lui dal soave inganno
Destò voce di pianto 55
Sonando amara su l materno fiume.
Ahi, dal turbine infranto
Giacque il bel mirto, e con aperte piume
La colomba d amore ahi se n è gita
Impetrando al suo volo aura piú pura. 60
Ei per entro l oscura
Caligine de secoli ondeggiante
Rifuggí tra le antiche ombre famose,
Ch ebbe sé in odio e le presenti cose,
Ed uscí, nel crepuscolo, gigante. 65
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Letteratura italiana Einaudi
Giosue Carducci - Juvenilia
Ed ombra apparve ei stesso; ombra crucciosa,
Che ad una ad una interroga le tombe
Nel deserto, e le abbraccia ad una ad una;
Fin che dinanzi a lui tra le ruine
Barbariche e la polve 70
Fumò il vigor de le virtú latine,
E tutto quel che una ruina involve
Ferí l aura silente
Di un grido alto e possente.
Ne l alta visïone 75
Divin surse il poeta; e disdegnando
La triste Italia e per mancar d obietto
Pargoleggiante il gran vigor natio,
Te salutò in desio,
Alma Italia novella, 80
Una d armi di leggi e di favella.
A riportar nel vero
Imagine cotanta, egli la vita
Che per lo mar de l essere si volve
Cercò; d entro la polve 85
E dal suon del passato il bene e il male
Trasse, vate fatale: e la sua voce
Come voce di Dio da sette colli
Tuonò su l mondo, e tutti a sé d intorno
I secoli evocò. Giudice e donno 90
In lor suo sguardo mise;
Ammirò e pianse, disdegnò e sorrise:
Poi li schierava ne l eterno canto,
Piacendo pure a sé di poter tanto.
Ma questa umile aiuola 95
Ove si piange e s odia,
E questo eterno inganno, e questa vana
Ombra ch ha nome vita ed è sí bassa,
T era in dispetto. Poi che il sacro verso
A tutto l universo 100
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Letteratura italiana Einaudi
Giosue Carducci - Juvenilia
Descrisse fondo, e il buon sofo gentile
Te mise dentro a le secrete cose,
Veder volesti come l angel vede
Colà dove non è di nebbia velo,
Amar volesti come s ama in cielo. 105
Su per le vie d amore
Quest umil creatura
Risospingendo innanzi al creatore,
Quetar volesti in quell eterno vero
Che il grande amor ti dette e il gran pensiero. 110
Cesse Virgilio a tanto;
E tu deserto e solo
Spirito uman, per entro il gran desio
Sommerso vaneggiavi, e dubitando
Tu disperavi: quando 115
Su l angeliche penne
Al tuo dolor sovvenne
Quella ch è amore e visïone e luce
Tra l intelletto e l vero:
Nomarla a me lingua mortal non lice; 120
Tu la dicesti, amando, Bëatrice.
Cosí di sfera in sfera,
Tutto era melodia quello che udivi,
Tutto quel che vedevi era una luce,
E tutti quanti erano amore i sensi, 125
E lo spirto ed il verso un armonia
Simile a quella che là su s indía.
Deh, qual parveti allora
Quest umil patria e qual de le partite
Città la lite (ahi come quella eterna 130
Che sempre trista fa la valle inferna!),
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